La Norvegia dei Fiordi

La Norvegia dei Fiordi

Aprile 3, 2019 Viaggi all'estero 0

8 Luglio Retorbido – Germania (Giengen); Tappa di trasferimento Km 513
Finalmente l’agognata partenza. Controllo che a casa sia tutto a posto, gas chiuso e alle 14,00 via verso Chiasso. Tappa prima della frontiera per l’acquisto della vignette e attraversiamo tutta la Svizzera per arrivare alle 21,00 a Giengen. Cena e pernottamento in area di servizio dall’aspetto di un area attrezzata vera e propria con tavoli pic-nic, bagni pubblici e vuotatolo per WC chimico.
9 luglio Giengen – Puttgarden; Km 799
seconda tappa di trasferimento, bella lunga, ma abbiamo stabilito che la nostra vacanza in Norvegia doveva durare il più a lungo possibile, quindi non ci lasciamo prendere dal desiderio di fermarci a visitare Francoforte (ci verremo in un viaggio dedicato alla Germania).
Arrivo a sera all’imbarco del traghetto per la Danimarca, ma non vogliamo attraversare con il buio, così ci fermiamo per il pranzo e per la notte nel parcheggio sul molo, autorizzato per la sosta dei camper.
10 luglio Puttgarden – Vallenvagen (Svezia) Km 464
terza tappa di trasferimento. Un po’ meno Km oggi perché, visto che abbiamo evitato Copenaghen, quest’oggi almeno visitiamo Goteborg. E’ stata però una visita velocissima perché non ci è sembrata molto interessante ma, si sa, de gustibus… certamente abbiamo trovato trasporti pubblici efficientissimi e molti parcheggi vicini al centro dove non vi sono state difficoltà a parcheggiare il camper. Sosta per la notte nell’area di parcheggio di Vallenvagen lungo l’autostrada E6 insieme a molti camper e roulotte.
11 Luglio Vallenvagen – Oslo Km 264
Ed eccoci finalmente nella capitale Norvegese. Dopo un passaggio veloce nei pressi del centro ci rechiamo al campeggio Ekeberg, sull’omonima collina. Per oggi non visiteremo la città perché è necessario fare un minimo di bucato. Domani mattina però partiremo di bun ora. Mica facile però andare a dormire. Alle 10 di sera il sole non ha ancora intenzione di tramontare, Però Beatrice chiude gli oscuranti e ci convince ad andare a letto.
12 Luglio Oslo
Dopo aver acquistato i biglietti dell’autobus alle 9,30 (non tanto di buon ora) ci dirigiamo verso il centro della città. Dopo aver confrontato il percorso pianificato con i consigli di un solerte addetto dell’Ufficio Informazioni che parla correntemente l’italiano, iniziamo la nostra passeggiata. Peccato che la cattedrale è chiusa per restauro e perciò non possiamo visitarla. Con tutta calma passeggiamo per il centro e all’improvviso un’acquazzone ci sorprende. Che si fa? quello che fanno i Norvegesi: sono le 11,30 e molti sono già a tavola. Un po’ di appetito lo abbiamo anche noi. Amminando ci spunta davanti l’Hard Rock Cafè e per Alessio questa è una tappa obbligata per acquistare la maglietta di Oslo. Quindi si mangi anche lì. La nostra visita quindi si sposta al palazzo reale, ma dobbiamo aspettare circa mezz’ora che si completi il cambio della guardia. Riusciamo finalmente ad attraversare e scopriamo che bisogna aspettare almeno due ore per visitare il palazzo, così decidiamo di fare invece due passi nei giardini. Alberi secolari e un prato che invidio immediatamente. Torniamo al palazzo? No, andiamo a visitare il museo di scienze naturali. Anche qui un giardino fantastico e ci restiamo fino a sera. Abbiamo nuovamente appetito, ma stavolta ceniamo al porto in un locale tipico: una gustosa zuppa di pesce (non come la nostra ovviamente) io e Beatrice e un ricco piatto di gamberi Alessio. Ritorno al campeggio sotto un cielo che nel frattempo è diventato limpidissimo e stavolta restiamo in piedi fino alla mezzanotte e mezza per aspettare il buio, che non arriva completamente.
13 Luglio Oslo – Sognda lKm 352

Un po’ di pulizie sul camper e alle 10,45 partenza da Oslo, ma prima
 di lasciare la città andiamo a visitare il museo delle navi vichinghe. Sono solo tre ma ben restaurate. Ci chiediamo come però questi uomini solcassero i mari con quelli che sono dei grandi barconi. Andiamo a prendere l’autostrada E16, ma non comincia mai. E’ vero, in Norvegia chiamano autostrade quelle che per noi sono delle strade statali. Lungo la strada le tappe sono tantissime per scattare fotografie a questi posti che già ci appaiono fantastici: Foreste, torrenti e cascate impetuose, laghi a specchio. Sembra di vivere un sogno. Scopriamo anche le buonissime fragole che si possono acquistare lungo la strada e che sono molto a buon mercato. In lontananza vediamo la neve sulle montagne e la strada ci porta proprio lì. Al passo, dopo una curva e poco prima di deviare sulla E5, una tappa obbligata poiché un gregge di capre si stanno godendo il sole distese sull’asfalto riscaldato dai raggi. Semra che non abbiano alcuna intenzione di spostarsi, così Alessio prova a offrirgli del sale. Anche se con un po’ di scetticismo lo accettano di buon grado ed in cambio ci lasciano passare.
Arrivati a Kaupanger, indecisi se fermarci ad osservare la punta estrema del Sognefjorden, ci consultiamo e decidiamo di proseguire fino a Sogndal, distante soli 17 Km. Imbocchiamo una galleria lunga 7 Km e allo sbocco uno spettacolo mozzafiato sul fiordo. Il fido navigatore a Fadness ci avverte di spostarci a destra e prendere il traghetto. Dopo 15 minuti riprendiamo la E5 sull’altra sponda. Non arriviamo fino a Sogndal perché troviamo un bellissimo posto dove fermarci per la cena e il pernottamento presso l’aia di una fattoria museo. Chiediamo il permesso di fermarci, che ci viene concesso con un po’ di stupore e rammentandoci che basta fermarsi ad almeno 150 metri dalle case e si può sostare liberamente. Beatrice aveva fatto un po’ di acquisti e ci prepara una cenetta a base di salmone (norvegese ovviamente). Il vino è però rigorosamente italiano. Alle 10 di sera scrivo il mio diario alla piena luce del sole.
14 Luglio Sogndal – Bergen Km 236
Alle 9,15 partenza verso Bergen, ma prima scorta di viveri (pane) e NOK; perciò tappa a Sogndal, piccolo paese su un ramo del Sogfjorden e passeggiata tra le case tutte rivestite in legno dei più svariati colori. Poi via verso Bergen anche perché il tempo promette (e mantiene la promessa) pioggia. Il tempo inclemente non ci ha impedito però di ammirare i bellissimi paesaggi di un parco naturale con attraversamento a pedaggio. Era forse il biglietto da pagare per ammirare lo spettacolo di un ramo del ghiacciaio del Beerbareen, dove dopo una bella passeggiata fino al laghetto e una serie di scatti con la macchina fotografica, ci siamo potuti fermare a sorseggiare un caffè caldo (e ce ne era bisogno) nell’unico bar. Qui abbiamo acquistato qualche souvenir (una maglia per Bea e un cappello “Vichingo” per me con tanto di lunghi capelli biondi). Riprendiamo la strada e con noi la riprende anche la pioggia e dopo estenuanti tornanti a picco sui fiordi su una strada (la E55) alquanto stretta riprendiamo la E39 (autostrada) anche questa in alcuni punti molto stretta tanto da doversi fermare nelle apposite piazzole per incrociare con le vetture provenienti in senso opposto (per fortuna poche). Ma nessuna difficoltà ha offuscato la vIsta del Nerofjorden, il braccio più stretto del Sognfjorden, con vette a strapiombo alte più di mille metri su un braccio largo appena 250. La pioggia ora si è fatta ancora più insistente, la stanchezza pure e ci fermiamo a preparare la cena. Questa sera ceniamo godendo di una bellissima vista sul fiordo. A letto presto per un buon sonno ristoratore.
15 – 17 Luglio Lindas – Bergen Km 74
Percorriamo in fretta gli ultimi Km che ci separano da Bergen, nuovamente con un tempo da lupi. Avevamo letto che Bergen è la città più piovosa della Norvegia, ma la realtà supera l’immaginazione. Come sempre ci avviciniamo al centro della città e all’ufficio informazioni turistiche chiediamo notizie per un campeggio, ma il più vicino è a circa 15 Km. Ci indicano, se vogliamo un’area attrezzata privata al di là di un ponte, sul porto, a 15 minuti a piedi dal centro. Questa ci sta bene e anche se non è il massimo della bellezza (Un parcheggio con Camper service e servizi igienici con docce) ci permette di non fare spostamenti in camper per le visite. Abbiamo fretta però di andare perché durante il passaggio in centro con il nostro battello su ruote abbiamo notato degli scorci interessanti. Prendiamo perciò l’autobus (qui passano il 5 o il 6) e in 5 minuti siamo in centro. Passeggiamo sotto la pioggia e notiamo che solo noi e pochi abbiamo gli ombrelli. Con la scusa di qualche approfondimento, torniamo all’ufficio informazioni, per stare un po’ all’asciutto. In questo bell’edificio completamente affrescato è possibile cambiare Euro ed acquistare la Bergen card, da 24 0 48 ore. E che dà diritto a sconti o gratuità per l’ingresso in molti musei e sconti nei ristoranti, oltre che all’utilizzo gratuito dei mezzi pubblici. Noi acquistiamo quella da 48 ore al prezzo di 250 NOK ciascuna. Crediamo di sfruttarla tantissimo in questa città che ci appare già bellissima nonostante la pioggia. Usciamo e facciamo un primo giro al famoso mercato del pesce per capire come muoverci per i nostri acquisti. Cena a base di pesce in un locale tipico di Bryggen. All’uscita immancabilmente piove, ma ormai sono le 10,00 di sera ed è anche ora di andare a dormire, dopo una giornata a girare sotto l’acqua. Ritorno al camper e per la prima volta dall’inizio del viaggio accendiamo la TV. Ci godiamo il barbiere di Siviglia con i sottotitoli in Norvegese. Questa mattina (giorno 16) sveglia ad orario normale e partenza per il centro con gli efficienti autobus. Cinque minuti ed inizio il nostro giro per il centro della vecchia città. Per fortuna stamattina un timido sole ci lascia fare qualche foto più carina. Dopo una fila lunga ma veloce, saliamo con la Floybanen (funicolare) sul monte Fojen, a 320 m sul livello del mare ma praticamene in centro alla città: un vero e proprio polmone verde. Da qui in cima si gode un bel panorama su Bergen e sui fiordi. La discesa la facciamo a piedi su un comodo sentiero che si snoda nel bosco ricco di piccoli corsi d’acqua che generano numerose cascatelle. Mangiamo mentre camminiamo il nostro panino e dopo circa un’ora di passeggiata (qualcuno però ha i piedi doloranti), ci sediamo a sorseggiare un caffè in un bar del centro storico. In questo locale servono solo questa bevanda (fatta in mille modi) e ci viene servito da una simpaticissima (e carina) vichinga. Riprendiamo la nostra passeggiata e finalmente riusciamo a trovare la prima chiesa aperta da poter visitare: la KristeKirken, una delle tre chiese del medio evo norvegese a Bergen rimaste pressoché intatte. Anche se abbastanza stanchi, è ancora presto per tornare “a casa” e così andiamo a visitare l’acquario, dove oltre ai pinguini e alle foche, possiamo ammirare i pesci che popolano i fiordi. Alla vista dei salmoni e dei merluzzi, dei pesci gatto e delle trote, sale sempre di più la voglia di pescare. Al ritorno al camper, ceniamo velocemente e con Alessio, subito dopo, canna da pesca e giù l’amo in acqua, dal muretto dell’area di sosta. Dopo qualche minuto abbocca una trota di dimensioni molto inferiori a quelle viste all’acquario. Non importa: abbiamo pescato. Tutti a nanna, riproveremo domani. Stamattina (17 luglio) ci svegliamo con l’immancabile pioggia e con in più un po’ di gambe doloranti. Con un po’ di malavoglia, ci alziamo, colazione e partenza di nuovo per il centro, a fare qualche acquisto nei negozi le cui vetrine avevamo sbirciato ieri sera. Tanto camminare anche oggi sotto la pioggia (a proposito anche noi abbiamo abbandonato gli ombrelli ed utilizziamo solo il K-WAY. Visitiamo il parco della torre di Rosenkrantz, torrione del XII secolo oggi sede militare, e da dove si gode di una bella vista sul porto. Da qui al Bryggen museumper vedere i resti delle case in legno e della vita che conducevano nel 1300 gli abitanti di Bergen, grandi navigatori ed esposrattori già da allora di lana, pelli di capra e soprattutto stoccafisso. Proprio alle spalle del museo la Mariakirken, detta anche parrocchia dei mercanti, anch’essa medioevale, nella quale possiamo ammirare un bel pulpito ligneo policromo intagliato con rappresentazione di putti, donne, frutta e fiori. La passeggiata di ieri si sente, però dopo qualche minuto di riposo in chiesa si riparte. Acquisti nei negozietti fino alle 6 del pomeriggio quando la stanchezza si fa sentire più insistente, la pioggia ha ricominciato e le due cose ci fanno decidere di tornare al camper. Beatrice prepara e dopo cena si mette a leggere. Io e Alessio ripartiamo con la nostra canna e gli ami nuovi appena acquistati. Il gestore dell’area decide che abbiamo bisogno di aiuto e oltre a qualche consiglio ci regala dei gamberetti per esca. Saggi consigli: dopo qualche minuto abbocca il trofeo che poi porteremo a casa: un bel merluzzo di poco più di 1 Kg di peso. Domani partiremo e un po’ a malincuore andiamo a dormire.
18 Luglio Bergen – Utstein Kloster Km 124
Dobbiamo proprio lasciare questa cittadina simpatica ed accogliente, ma prima spesa di pesce al mercato, per la classica serata con gli amici al ritorno. Portiamo un omaggio culinario ai ragazzi italiani di una bancarella, che sono qui per una esperienza di lavoro. A dire il vero, ci sono ragazzi provenienti da diverse parti del mondo, tutti studenti, e che parlando ognuno la propria lingua riescono a rendere davvero internazionale il mercato. Partenza verso Stavanger. La natura man mano muta il suo aspetto passando dalle verdi foreste a paesaggi lunari. La strada offre panorami indescrivibili e a Laervick, prima di una galleria pagamento pedaggio: Si passa sotto il mare? Si signore è la risposta. Così giù su una pendenza del 9% fino a 360 metri sotto il livello del mare e dopo 500 metri di rettilineo su in salita con la stessa pendenza: tutto in terza marcioa, per 8 Km. Qualche Km e la strada finisce in mare: quindi traghetto. Dopo 40 minuti di nuovo la terra ferma e la strada tranquilla. Mica tanto: su verso il cielo su un ponte altissimo. Adesso sembra tutto più regolare e si prospetta un paesaggio simile all’Irlanda, con i prati che degradano fino al mare, pecore al pascolo libero che attraversano con noncuranza la strada. Ci fermiamo per un caffè (fatto però da noi) vicino a una chiesetta con vista sul fiordo. Si riparte verso Stavanger. Lungo la strada un indicazione per il monastero di Utstein Kloster ci convince subito a deviare. Andiamo a vedere ma è chiuso e riapre domani alle 10,00. Poco male ci fermiamo sul piccolo porticciolo turistico a poco più di due Km da quiper la cena e il pernottamento. Come sempre approfittiamo per pescare qualche salmone e scattare delle foto a un tramonto che promette per domani una bella giornata.
19 Luglio Utstein Kloster – Preikestolen Km 114
Oggi finalmente una bella giornata sul serio. Scarichiamo le biciclette e in sella fino al monastero di epoca medioevale. La visita è molto breve, poiché ci sono poche cose da visitare, ma un luogo molto bello, dove abbiamo potuto vedere gli arredi dell’epoca nelle stanze poste ai piani superiori del monastero. I monaci ormai non ci sono più ma la chiesa è tenuta in ordine e vengono ancora celebrate le funzioni. D’altra parte è l’unica sull’isola di Monstery, il posto in cui ci troviamo. Ci rifocilliamo con una buona fetta di torta e un caffè (il tutto a servizio libero nel senso che prendi ciò che vuoi e lasci i soldi in una cassettina) seduti a un tavolo dietro una finestra da dove si osserva il prato verdissimo che degrada fino a lambire l’acqua del mare.
Di nuovo in sella per un giro nelle frazioncine dell’isola in mezzo alle immancabili pecore ed agli abitanti 8molto pochi). Torniamo al camper per ora di pranzo, mangiamo qualcosa e partiamo alla volta di Preikestolen, il famoso Pulpito sul Lisenfjord, dove vi arriviamo dopo 2 ore e mezza tra strada e traghetti. Qui in Norvegia la fretta non esiste, tranne che per i camionisti che più che guidare un bestione, sembrano guidare una moto. Lasciamo il camper al parcheggio, indossiamo le scarpe da trekking, prendiamo bastoni e K-Way e ci inerpichiamo sul sentiero che porta al pulpito. Una “passeggiata” di due ore ad andare e due ore a tornare per superare un dislivello di 300 metri su una distanza di 3,8 Km 8ma non abbiamo il problema che faccia buio). Io (Ciro) non mi sono sentito proprio a mio agio lassù perché soffro di vertigini, però posso assicurare che lo spettacolo è fantastico e ciò che si vede nelle foto non rende assolutamente la realtà. Il sentiero non è particolarmente difficile, salvo nell’ultimo tratto dove diventa piuttosto stretto e si cammina lungo uno strapiombo di appena 600 metri (Però ci sono delle catene per quelli come me che hanno bisogno di “sostegno”. Dopo la discesa le gambe non ci reggono quasi più, così ci fermiamo nel verdissimo campeggio a pochi chilometri da lì dove ci lasciamo andare ad una buona doccia, una ricca cena ed un sonno ristoratore.
20 Luglio Preikestolen- Lindesnes Km 239
Partiamo con destinazione Lindesnes, il faro più a sud della Norvegia e ahimè sulla strada del ritorno. Percorriamo la E39 e poi deviammo sulla statale 44 che attraversa dei luoghi completamente diversi da quelli visti finora. Una serie interminabile di marmitte dei giganti, e gli ormai soliti prati che scendono fino al mare. Comunque non mancano anche qui le foreste e poi di nuovo sui fiordi.. tappa al piccolo centro di Fykkefjord dalle case rivestite in legno completamente bianche e adornate di fiori. Sono le 18,00 e i negozi sono già tutti chiusi. Ripartiamo e il fido navigatore ha dimenticato che non sta dirigendo una moto e ci devia su una strada dove a mala pena passa il camper. Salite e discese da fare in prima marcia e per interminabili Km. Ma la fatica del motore e delle braccia di chi lo guida è pagata da una vista magnifica su fiordi e piccoli centri urbani in mezzo alle foreste qui particolarmente fitte. La giornata è limpidissima e la luce che filtra forma dei giochi di colore particolarissimi. Finalmente un incrocio dove dobbiamo girare a destra e immetterci su una strada che sembra rispetto a prima davvero un’autostrada, dove due vetture si possono incrociare perfino due autovetture. Ben presto (dopo ca 10 Km) la strada termina su un piazzale ampio dove parcheggiamo con comodo il camper. Sono le 9 di sera: si cena? No prima andiamo al faro, con un sole bello così! Ci restiamo fino alle 22,15 per fotografare il tramonto, con dei colori mai visti in altri posti. L’appetito si fa sentire e torniamo a “casa”. Cena a base di zuppa di cozze, gamberoni e salmone comprati a Bergen al lume di candela come fanno qui e vista mare, naturalmente. Dopo cena, con Beatrice torniamo al faro per fotografarlo di notte. Ritorno al camper per il meritato riposo, domani ci aspetta una giornata intensa.
21 – 22 Luglio Lindesnes – Svennevig – MalmoKm 881
Due giorni di viaggio verso casa, perché la pioggia non ci lascia un attimo e comunque vogliamo dare proprio un taglio perché ci sta arrivando un po’ di malinconia. Visto che abbiamo qualche giorno ancora faremo una tappa forse a Malmo. Facciamo tappa lungo l’autostrada E6 insieme ad altri camperisti tedeschi ed il 22 riprendiamo il viaggio. Alla sera una pioggia fittissima ci costringe a fermarci a circa 100 Km da Malmo sempre in un area di sosta poco al di fuori dell’autostrada. Ci sono anche altri camperisti. Come al solito nulla da eccepire per queste aree in autostrada, tranquille e lontane dal traffico.
A proposito, in Svezia si carica in apposite colonnine ai distributori con sopra scritto VATTEN. Manca sempre il tubo e l’attacco, perciò bisogna sempre averli con sé.
23 Luglio Copenaghen Km 110
Cambiamo idea e non proseguiamo per Malmo (volevamo passare sul ponte dell’Oresund) ma cambiamo idea e prendiamo il traghetto. Arriviamo a Copenaghen abbastanza presto al mattino e dopo il nostro solito giro in centro in camper ci spostiamo al campeggio Absalon a ca 9 Km da Copenaghen. Il centro si raggiunge comodamente con la metropolitana che ha una fermata a ca 800 m dal campeggio. Copenaghen è una città dove si respira un’aria cosmopolita. Un tiepido sole ci ha accompagnato per tutto il giorno. Dopo una lunghissima passeggiata per le vie del centro, non abbiamo disdegnato una gita in battello sui canali da dove abbiamo potuto ammirare tutti i vecchi palazzi fino alla “Sirenetta”. Curioso come i ponti sui canali sono così bassi che sotto alcuni bisogna abbassare la testa pur rimanendo seduti (ed io non sono molto alto).
A sera inoltrata ritorno al campeggio. Cena frugale e a letto subito perché domani comincia davvero il ritorno a casa.
24 – 26 Luglio Copenaghen – Retorbido Km 1320
Partiamo di buon ora il 24 mattina e copriamo tutto il percorso da Copenaghen a Puttgarden perché la pioggia non ci lascia un attimo. Tappa per fare un po’ di spesa e traghetto. Ormai a Puttgarden è tardi e ci fermiamo per mangiare e dormire nuovamente nel parcheggio del molo dove un simpatico tedesco ci tiene tantissimo a precisare che è gratuito. Vento fortissimo tutta la notte che ci costringe a spostarci al riparo di un camion. Al mattino del 25 non accenna a diminuire e così alle 6,00 del mattino ripartiamo sperando che verso l’interno le raffiche siano minori.

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