Notizie tratte dal Sito del Comune di Sabbioneta (Clicca sul collegamento per approfondire)
Sabbioneta, città di fondazione (urbs condita), edificata tra il 1556
ed il 1591 per volere di Vespasiano Gonzaga, è collocata al centro della
pianura Padana. Come piccolo stato indipendente, Sabbioneta grazie alla sua
avanzata struttura difensiva, si presentava principalmente come una fortezza.
Le due piazze sono collocate in posizione asimmetrica e decentrata e costituiscono
i due più importanti nuclei della città attorno ai quali sorgono
gli edifici più rappresentativi.
Piazza d'Armi, chiamata piazza del castello nella seconda metà del XVI
secolo, era il centro della vita privata del signore. Anticamente era di forma
poligonale con uno dei lati aperto e tangente a via Giulia ed i rimanenti chiusi
da tre edifici collegati tra di loro. Ad ovest sorgeva l'antica Rocca (oggi
distrutta), la roccaforte nonché il luogo in cui Vespasiano aveva ricavato
la sua dimora, la villa con giardino e la galleria. Il palazzo del Giardino
riprende la tipologia delle ville suburbane ma è anomalamente inserito
all'interno della cinta muraria. Era il luogo del riposo in cui il signore amava
ritirarsi per trovare sollievo dalle occupazioni politiche e militari, per leggere,
per studiare e occasionalmente per partecipare alle feste di corte. Alle sue
spalle si apriva un magnifico giardino all'italiana animato da fontane, giochi
d'acqua e pergolati. Dalla villa, tramite un piccolo cavalcavia si passa nella
Galleria, un lungo corridoio che chiude il lato orientale della piazza. La galleria
insie
me con la villa ospitava una collezione di marmi di epoca classica e curiosità
naturali, evidente manifestazione della squisita passione di Vespasiano Gonzaga
per la cultura artistica dell'antichità. Al centro del lato aperto su
via Giulia sorgeva anticamente la colonna con la statua romana della dea Pallade-Atena
(oggi al centro di Piazza d'Armi) che segnava il centro ideale della città.
Piazza Ducale era invece il centro della vita pubblica del signore e della cittadinanza
ed il luogo del mercato. È di forma perfettamente rettangolare e lascia
libero lo spazio altrimenti occupato da due interi isolati; su di essa si affacciano
tre importanti edifici. Ad ovest sorge il palazzo Ducale sede degli impegni
politici e amministrativi e palazzo ufficiale di rappresentanza. Ad est, nel
lato opposto della piazza, si trovava il Palazzo della Ragione che ospitava
al suo interno l'abitazione del vicario generale (la massima autorità
dopo il principe), le carceri e diversi uffici. A nord, tra i palazzi signorili,
si eleva la Chiesa di Santa Maria Assunta, duomo della città; nelle immediate
vicinanze si trova il piccolo oratorio di San Rocco e San Sebastiano di epoca
più tarda. A sud, a livello del piano terreno degli edifici privati si
apre un lungo portico a bugnato rustico di marmo bianco con pilastri quadrangolari
su cui insistono archi a tutto sesto.
Tra le due piazze, in posizione mediana, sorge il Teatro all'Antica. Fu innalzato
tra il 1588 e il 1590 su progetto del vicentino Vincenzo Scamozzi secondo i
canoni serliani di impianto "all'antica" e fornito di spazi tecnici:
il foyer, i camerini per gli artisti con ingresso separato e le facciate prospicienti
le pubbliche vie. La zona residenziale, invece, avvolge le due piazze ed occupa
tutti i rimanenti isolati della città. E' questa la parte che ha subito
più trasformazioni estetiche; l'aspetto odierno è settecentesco.