Notizie tratte dal Sito del Comune di Cavour (Clicca sul collegamento per approfondire)
CAVOUR, cittadina di 5.400 abitanti (300 metri slm) è situata all'inizio
della valle Po, non lontana dalla sua sorgente e proprio sul confine della provincia
di Torino con quella di Cuneo. Confina con i comuni di Macello, Vigone, Villafranca
Piemonte, Barge, Bagnolo Piemonte, Bibiana, Campiglione Fenile, Bricherasio
e Garzigliana.
La sua caratteristica principale è quella di essere ai piedi di una singolarissima
montagna in miniatura che si eleva per 162 m dalla pianura circostante: è
la Rocca, tutelata come Riserva Naturale Speciale per le sue caratteristiche
archeologiche storiche e naturalistiche.
Dalla vetta si gode un incomparabile panorama a 360 gradi. Insediamento celto-ligure
romanizzato nel 1° sec. a.C., Cavour conserva le testimonianze di tutto
il suo grande patrimonio storico e la memoria di molti personaggi illustri che
in diversi modi sono legati al suo sviluppo e al suo prestigio: fra tutti Giovanni
Giolitti ed il Conte Camillo Benso.
La sua vocazione prevalentemente agricola è testimoniata dalle circa
200 aziende operanti in questo settore nelle frazione di Castellazzo, Zucchea,
Gemerello, Babano, Cappella del Bosco, S. Michele, Sant'Antonio, San Giacomo,
Sant'Agostino, Cappella Nuova, Sant'Anna. Infatti, accanto a pur fiorenti industrie
della lavorazione delle carni, del granito, della piccola meccanica e dell'artigianato,
vi si incontrano ampie distese coltivate a cereali, lunghi filari di alberi
da frutto e diversi allevamenti specializzati per bovini "Razza Piemontese"
già premiati con lodevoli piazzamenti alle più prestigiose mostre
nazionali.
Cavour vanta anche una tradizione gastronomica che si è già distinta
negli anni Cinquanta con i famosi "pranzi dei grassoni" (attualmente
rilanciati a livello internazionale) e che oggi si è affinata con accostamenti
di altre tipicità locali come le mele, le carni Doc, i salumi, grazie
anche ai numerosi ristoranti ed alle aziende agrituristiche presenti sul territorio.
L'accurata pavimentazione del centro storico mette in risalto l'antica e ordinata
geometria del paese che si riscontra nelle ampie piazze, nelle strade rettilinee,
nei vecchi cortili, negli edifici storici e nelle case dai caratteristici tetti
in "losa" che contrastano piacevolmente con lo sfondo verde della
singolare Rocca.
Alla scoperta di CAVOUR quindi con la storia, con le persone, con le emozioni,
ma anche con le tradizioni, con l' ospitalità e la buona cucina.
"…alla Rocca di Cavour nell'età preistorica deve essere stato
riconosciuto un privilegio di centralità ed un particolare carattere
sacro per le sue caratteristiche rappresentative del luogo: un monte isolato,
una sorgente di acqua. Il monte è sempre stato, nei periodi preistorici,
oggetto di culto particolare perché rappresentava una forza della natura
interpretata come divinità. La stessa probabile denominazione antica
del luogo, Kab-UR, era stata creata dai primitivi che volevano far sapere ai
loro simili, secondo la toponomastica antica, che in quel posto vi era "un'altura"
capace di essere "abitazione" e una "presenza di acqua sorgente"
…" (Giovanni PEYRON)
(tratto da www.cavour.info)
Il comune di Cavour partecipa al centro studi Giovanni Giolitti di Dronero,
ulteriori informazioni su www.giovannigiolitti.it
L'abbazia di Santa Maria
L’Abbazia di S. Maria venne fondata nel 1037 dal Vescovo di Torino Landolfo,
nello stesso punto ove sorgeva un edificio religioso risalente all’VIII
secolo, forse distrutto dai Saraceni di Frassinetto prima dell’anno 1000.
L’Abbazia visse secoli di gloria, governata da oltre 40 abati, soprattutto
benedettini, e contribuì anche alla crescita della città di Cavour.
Alle soglie del 1300 iniziò una lenta decadenza, culminata con la distruzione
da parte dei Francesi di Lesdiguieres, nel 1592. La ricostruzione nel 1728 seguì
i canoni barocchi e comportò una notevole riduzione dell’edificio
rispetto all’originale.
Dopo decenni di abbandono oggi rappresenta una splendida testimonianza di recupero
artistico e funzionale di un edifico che è parte fondamentale del patrimonio
storico e monumentale di Cavour.
La Chiesa
Frutto di modifiche, distruzioni e ricostruzioni subite nel corso dei secoli,
era a tre navate e inglobava anche l’odierno porticato.
Fu ristrutturata nel 1728 con stucchi e decorazioni, quasi del tutto perduti.
La Cripta
Il gioiello dell’Abbazia è la cripta, che racchiude l’altare
più antico del Piemonte. Formata da una sala rettangolare con abside
semicircolare ed altri ambienti minori laterali, la cripta è dominata
dalle colonne, che sorreggono le volte a crociera e formano tre piccole navate.
I capitelli, probabilmente già preesistenti, sono testimonianza di un
antico edificio di culto risalente al VII o VIII sec. d.C.
L’ex monastero
L’ex monastero benedettino completava il complesso abbaziale. Oggi l’edificio,
ristrutturato a partire del 1978, ospita un salone conferenze, la sede dell’associazione
che gestisce l’abbazia, spazi espositivi e, nei locali dell’ex tinaggio
(si sono rinvenute murature e selciati di antica epoca romana), la sede del
Museo Archeologico di Caburrum.