Notizie tratte da "Un Passo nella natura" realizzato da PRO LOCO BRALLO (www.probrallo.net - info@probrallo.net)

NATURA

Se amate il silenzio magico della montagna, il verde dei boschi e dei prati, i profumi della natura, ammirare il volo della Poiana e bagnarsi nelle fresche acque del torrente Trebbia, questo è il posto che fa per voi. Da qui nelle giornate limpide lo sguardo può spaziare fino alle Alpi, potete percorrere sentieri immersi nei boschi e scendere agli innumerevoli corsi d'acqua incontaminati. Potrete raggiungere il Monte Lesima (1724 m) che si trova al confine tra la provincia di Pavia e Piacenza. Il Monte Lesima è una delle vette più alte dell'Appennino ligure. Molto suggestivo il percorso del sentiero 101 che segue tutti i crinali fino alla vetta da dove si gode uno splendido panorama sulla Val Trebbia.
STORIA
Il territorio dell'attuale comune di Brallo di Pregola si trova nel tratto di Appennino che si usa indicare come delle "quattro provincie", luogo d'incontro dei dialetti e delle tradizioni emiliane, liguri, lombarde e piemontesi. Anticamente queste zone erano abitate da tribù liguri e che fornirono aiuti e guida ad Annibale durante la seconda guerra punica. Ancora oggi c'è un sentiero sui monti chiamato "La strada di Annibale". In una cartina militare dell'esercito romano relativa al IX Regio ed al tracciato della via Aemilia Scaura, è segnalato l'abitato di Precele, l'attuale Pregola che da sempre domina la Valle Staffora dai quali prende il nome: Prea Groa significa infatti pietra corba, pietra nera. Sulla rupe di Pregola eressero nel medioevo il loro castello i Marchesi Malaspina che ressero il territorio in nome degli imperatori del Sacro Romano Impero. Purtroppo l'antica fortezza oggi non esiste più, distrutta verso la fine del XVII secolo da un incendio. Al suo posto fu eretta la casaforte che sorge nei prati al limite del Borgo.
CHIESE
Chiesa di Someglio: Someglio si trova a 768 m di quota. La chiesa, parrocchia di Colleri, comune di Brallo di Pregola secondo le recenti ricerche , risale ai secoli XII e XIII. Si ritiene sia stata la Chiesa che serviva al Culto di tutta la zona dell'alto Appennino Pavese. Una vera e propria Pieve per i fedeli sudditi dei marchesi Malaspina. L'edificio è posto in un punto strategico della strada su cui transitava il commercio del sale e delle spezie provenienti da Genova e dirette a Milano. La parte esterna dell'edificio conserva il suo aspetto originario e la facciata è stata ora riportata in pietra a vista come il campanile romanico. L'interno è ad unica navata e la pavimentazione in sassi locali, mentre l'altare maggiore è in pietra. Vi si trovano due dipinti ad olio raffiguranti in uno S. Fermo, venerato il 9 agosto e nell'altro i santi Gervaso e Protasio con S. Ambrogio.
MUSEI
Museo dei ricordi è un museo a cielo aperto per rivivere i ricordi e le testimonianze del passato. E' un progetto importante e ambizioso dedicato al recupero della cultura e della valorizzazione delle forme culturali presenti sul territorio realizzato a Ponti dove sono state costruite alcune strutture da affiancare al mulino ad acqua del primo Novecento, ancora funzionante ed in perfetto stato di conservazione. Ponti è luogo di origine di molti carbonai. Il loro lavoro consisteva nel realizzare carbonaie, ovvero impianti rudimentali dove venivano raccolte cataste di legno che coperte di terra ed in assenza di contato con l'aria venivano in parte bruciate per trasformarle in carbone.
CULTURA
Culturalmente e linguisticamente questo è un territorio abbastanza omogeneo nel quale sopravvive una grande tradizione musicale legata a forme di ballo tradizionale, al modo di cantare dei cori, influenzato dal "tralallallero ligure", e ad uno specifico strumento: il piffero.Le caratteristiche culturali comuni di questa zona dell'Appennino derivano anche dall'antico percorso della "Via del Sale" che metteva in comunicazione il mar ligure con la Pianura Padana. Insieme ai muli e alle merci passavano infatti gli uomini con le loro conoscenze, le notizie, i dialetti, gli usi. Ancora oggi, nelle feste estive, numerose, capita di ballare sulle musiche di piffero e fisarmonica, vecchie danze popolari come la "giga" e la "monferrina". Attualmente la tradizione del canto polifonico viene riproposta dai cori locali "Colleri u canta" e "Le voci di Fego". Una testimonianza visiva delle tradizioni popolari è riscontrabile nella Mostra Fotografica permanente "Come eravamo, memorie di civiltà contadina" presso la sala del cinema del Brallo.
SPORT
Il Passo del Brallo offre una buona serie di attrezzature ed impianti sportivi: A BRALELLO Centro sportivo comunale con campo da calcio e da tennis; A COLLERI campo da calcio in fase di adeguamento per rugby, A PIAN DEL LAGO un campo da calcio utilizzato in estate dal Milan Camp. AL BRALLO, nel campo della Pineta bocciodromo aperto nei mesi estivi, A CIMA COLLETTA impianti sciistici per due piste da circa 700 m, AI PIANI DI PRODONGO piscina, escursioni in motoslitta e passeggiate su un piccolo anello da fondo. A Pochi chilometri dal Brallo gli impianti di risalita del PASSO PENICE, PIAN DEL POGGIO e l'anello di sci da fondo di CECI. Lungo i vari sentieri escursioni a piedi, a cavallo e MTB. Nelle limpide acque del trebbia si può praticare canoa, nuoto e pesca sportiva. A PREGOLA CENTRO FEDERALE TENNIS con 20 campi da tennis in terra e cemento, Campo coperto per Basket, Campo di Calcetto, Poligono per tiro con l'arco